Storia

Padre Luciano Usai, cappellano di guerra

padre Luciano Usai è stato un cappellano militare che ottenne numerose decorazioni durante gli anni della Seconda guerra mondiale. Legato a San Gavino Monreale, morì in Brasile nel 1981

Tra le personalità legate a San Gavino Monreale, il presbitero e militare Luciano Usai occupa un posto di primo piano. Nato nel 1912 nella cittadina sarda, partecipò alla Guerra civile spagnola nel reggimento "Frecce Nere" guadagnandosi la medaglia d'argento al valor militare. Successivamente si trasferì a Parma presso l'Istituto delle missioni estere dei padri Saveriani, prendendo i voti nella primavera del 1939 e partendo poi per la Libia in qualità di cappellano.

Durante la Seconda guerra mondiale divenne cappellano del 31º Battaglione Guastatori d'Africa del Genio, ottenendo altre onorificenze e partecipando a numerose missioni. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 padre Usai cercò di rientrare nella sua Sardegna ma rimase bloccato nel Lazio: divenne dunque il punto di riferimento per i sardi della zona e aprì un centro raccolta nei pressi di Capranica. Pochi mesi dopo, i membri del centro vennero inquadrati in un "Battaglione Volontari di Sardegna" poi intitolato al volontario sardo Giovanni Maria Angioy, evitando così la deportazione in Germania.

Dopo lo scioglimento del battaglione, padre Usai mantenne il suo incarico di cappellano presso altri organismi politici e cercò sempre di mediare e limitare le violenze negli ultimi anni di guerra. Arrestato ad Alghero durante una missione in Sardegna e accusato di collaborazionismo, padre Usai venne liberato nel 1946 grazie alla cosiddetta amnistia Togliatti. Nel 1950 si fece trasferire in Brasile, nello Stato del Paranà. Morì nel settembre 1981 nel lontano paese di Jundiaí do Sul mentre faceva ciò che amava: celebrare la messa.

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