Arte, cultura e tradizioni

La Chiesa di San Gavino Martire

Le prime notizie sul villaggio di San Gavino risalgono all'XI secolo, quando gli abitanti dei piccoli centri del territorio circostante si riunirono nella zona dove oggi sorge proprio la chiesa dedicata al Martire Gavino. Sarà proprio intorno a questo edificio religioso che il paese assumerà consistenza demografica, trasformandosi nel centro di San Gavino Monreale. L'edificio fu realizzato da maestranze pisane nel corso del XIV secolo, per volontà della famiglia Bass - Serra, e fu completato nel 1387 dalla giudicessa Eleonora.

La chiesa, a pianta quadrata coperta da una volta a crociera con monofora gotica ornata di capitelli a piccole foglie, oggi non conserva quasi più nulla della sua struttura originaria in stile gotico. L'interno, caratterizzato da un'unica navata, presenta le pareti intonacate e la volta, un tempo lignea, ci appare oggi in muratura. L'unico elemento interno che conserva l'aspetto originario trecentesco è costituito dall'abside, realizzato in pietra calcarea e vulcanica, a pianta quadrata e con una finestra archiacuta, che in origine era una bifora. Nella parete destra del presbiterio si trova un concio che reca incisa la data del 1347, mentre dall'altra parte si trova un'iscrizione tracciata su un sottile strato di intonaco, recante la data del 1388. Si può individuare fra le due date l'intervallo di tempo nel corso del quale la chiesa è stata edificata.

La costruzione ricoprì una certa importanza durante il periodo giudicale, come testimoniato nei peducci dell'abside, dove sono scolpite quattro figure che rappresentano probabilmente i sovrani della Casata Arborense: i giudici Mariano IV e Ugone III de Bas-Serra, ed Eleonora d'Arborea (figlia di Mariano IV) e il marito Brancaleone Doria.


Nella foto: la chiesa di San Gavino Martire a San Gavino Monreale, Medio Campidano, Sardegna. Da www.provincia.mediocampidano.it.

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