Storia

Il Castello di Monreale

Fu citato per la prima volta in un documento del 1309, con cui il re Giacomo II d'Aragona donava alcuni beni situati sul territorio sardo a Mariano e Andreotto de Bas - sovrani d'Arborea - e ai loro eredi: tra questi, anche il castello di Monreale, appunto, che fu poi amministrato per loro conto dal Comune di Pisa.

Ubicato sull'omonimo colle, grazie alla sua vicinanza alle terme di Villa d'Abbas, che lo rendevano un luogo ideale per il riposo, l'imponente edificio venne utilizzato prevalentemente come prigione e residenza reale: notizie certe vi attestano nel 1324 la presenza di Teresa d'Estença, moglie dell'infante Alfonso d'Aragona, che vi avrebbe soggiornato per sfuggire alla malaria. Il Castello ebbe, inoltre, un ruolo centrale nel corso della guerra che vide combattere le truppe d'Arborea contro l'esercito iberico, offrendo rifugio a una parte dei soldati arborensi, guidati dal visconte di Narbona, a seguito della sconfitta subìta nella battaglia di Sanluri (30 giugno 1409). Alla fine del XV secolo, la sua proprietà passò ai conti di Quirra.

Nonostante un tempo incarnasse il simbolo di forza e potere, oggi il castello di Monreale di San Gavino Monreale verte in un grave stato di conservazione. Oggetto di numerose campagne di scavi, restauro e consolidamento che si sono succedute dal 1987 fino al 2011 e che nel tempo hanno permesso di preservare in maniera migliore il monumento, portando alla luce anche il villaggio sottostante la collina, originariamente il castello di Monreale era costituito da un complesso monumentale formato dal castello vero e proprio, che sorge in cima alla collina, e da un borgo che si trovava alle sue pendici.

Il sito si estende per circa 720 mq, protetto da una cinta muraria alta circa dieci metri, in cui si ergono otto torri a pianta quadrata e circolare. All'interno delle mura si trovavano tre cortili centrali e scoperti, intorno ai quali sorgevano diversi ambienti. Pozzi e cisterne interrati e voltati a botte erano invece collocati in prossimità del lato Sud, mentre l'accesso ai piani superiori veniva garantito da una struttura di scale in muratura.


Nella foto: veduta del castello di Monreale (Sardara). San Gavino Monreale, Medio Campidano, Sardegna. Da www.antonellovargiu.com.

1 Commenti

  • Cesare
    18/04/2017 19:40

    Ho passato l'infanzia tra quelle mura..con la bici si partiva da San Gavino..tutti insieme..tutti bambini..x rifugiarsi chissà da cosa..ma il fascino delle mura faceva testo a tutto !

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.